Sposi in Cattedrale e S. Maria

MATRIMONIO, NON SOLO RITO

Il matrimonio è la più bella avventura che possa capitare ad un uomo e ad una donna. 

E' il momento della maturazione, il passaggio definitivo dalle intemperanze dell'adolescenza al tempo delle responsabilità, del costruire, del prendersi cura di una casa e di una famiglia.

Ma il matrimonio è anche un lasciare la le proprie sicurezze, la propria famiglia di origine e dirigersi verso una meta attraverso un percorso unico che nessuno può conoscere a priori.

Non bastano le certezze che crediamo di avere. Per esempio il fatto di conoscersi da molto tempo: ogni persona è un mistero, una realtà profonda e dinamica e anche noi, quando finiremo di conoscere noi stessi? Anche l'idea della solidità economica, raggiunta a fatica e magari non ancora stabile (e se dovesse venire meno?), o la fiducia maturata nel tempo (ma quante difficoltà ci riserva ancora la vita?).

Da dove partire allora per pronunciare quel "si" che vale " ... per tutti i giorni della mia la vita"?
La base più solida per ogni matrimonio non può che essere la donazione totale di sé all' altro: quel mettere nelle mani della persona amata tutta la propria vita, promettendo quell'amore gratuito che abbiamo già ricevuto e continuiamo a ricevere ogni giorno, proveniente da un'unica sorgente inesauribile.

E' un cammino non sempre facile ma è un'avventura che vale la pena di vivere fino in fondo.

 Il matrimonio è costituito da un “patto” con il quale i due sposi, liberamente e scambievolmente, si donano e si ricevono. E’ una grazia data alla coppia perché i due sposi possano essere immagine di Dio nella capacità di vivere la comunione nella distinzione, di dilatare il loro amore all’infinito, alla fecondità, alla trascendenza pur nella vita di tutti i giorni.

Per meglio esprimere nel segno questa realtà di amore straordinaria e sempre viva, Cristo Signore ha elevato l'unione indissolubile dei coniugi alla dignità di sacramento, come immagine del suo patto d'amore con la Chiesa.

II rito, ordinariamente celebrato durante la Messa, pone in luce come il Sacramento del Matrimonio viva dell'Eucaristia, come suo aspetto qualificante e come valore insostituibile per la costruzione della vita coniugale.

Rito del Matrimonio durante la Messa:

  • Accoglienza all'ingresso della Chiesa o all'altare.
  • Liturgia della Parola secondo il rito della Messa.
  • Liturgia del Matrimonio:
    espressione delle intenzioni degli sposi davanti alla Chiesa
    consenso
    benedizione e consegna degli anelli
    preghiera dei fedeli
  • Liturgia eucaristica secondo il rito della Messa
  • Dopo il Padre nostro: Solenne Benedizione della Sposa e dello Sposo.
  • Riti di conclusione.

VADEMECUM PER LA PRATICA MATRIMONIALE

 

Dove si fa  la pratica matrimoniale?

Per istruire la pratica del matrimonio concordatario i nubendi devono recarsi dal proprio parroco per concordare l'istruttoria matrimoniale e per avere ulteriori chiarimenti.

Quanto tempo è necessario per istruire la pratica?

Almeno tre mesi 

Quali documenti sono necessari per istruire la pratica?

 Pratica ordinaria

 1.    Documenti canonici

  • Certificato di battesimo uso matrimonio
    (da richiedere presso la chiesa in cui si è stati battezzati)
    Il certificato non deve superare i sei mesi dall'emissione.
  • Certificato di cresima (da richiedere nella parrocchia dove si è stati cresimati)
    Il certificato va richiesto nella misura in cui l'annotazione dell'avvenuta cresima non sia riportata nel certificato di battesimo.

Qualora uno dei due sposi dimori o abbia dimorato, dopo il 16° anno di età, per più di un anno fuori dalla Diocesi.
Certificato di stato libero ecclesiastico
La Prova testimoniale di Stato libero avviene mediante l'esame di due testi idonei.

2. Documenti Civili 

  • Estratto per riassunto dell'atto di nascita  
  • Certificato Contestuale
    Il certificato va richiesto all'Ufficio Anagrafico di residenza; esso comprende la residenza, la cittadinanza e lo stato libero.

 Cosa fare dopo aver prodotto la documentazione richiesta?

Una volta che si è prodotta la documentazione ci si reca dal parroco per rispondere alle domande dell'esame dei nubendi. E' un momento importante. 

 E le pubblicazioni? Dove si fanno?

Il parroco che istruisce la pratica matrimoniale farà le pubblicazioni canoniche in parrocchia, l'eventuale richiesta di pubblicazione nella parrocchia del/della fidanzato/a (qualora abbia la residenza anagrafica nel territorio di un'altra parrocchia) e la richiesta di pubblicazione all'Ufficiale dello Stato Civile del Comune. 

E' necessario che almeno uno dei due fidanzati abbia la residenza nel Comune dove è ubicata la parrocchia dove i fidanzati vivono. Altrimenti sarà il parroco che istruisce la pratica a rivolgersi al parroco dove i fidanzati hanno la residenza anagrafica affinché questi chieda le pubblicazioni civili al Comune.

Una volta che le pubblicazioni canoniche e quelle civili sono state affisse il tempo necessario (otto giorni consecutivi, comprensivi di due giorni festivi) vengono portate al parroco dell'istruttoria matrimoniale al fine di riportane gli estremi nello stato dei documenti.
 

Una volta che l'istruttoria è stata conclusa cosa bisogna fare?

Concluso l'iter necessario i documenti vengono portati dai nubendi o dal parroco o da un suo incaricato,  alla Curia Vescovile per ricevere il Nulla Osta alla celebrazione e, qualora sia necessario, il Nulla Osta di trasferimento della celebrazione ad altra Parrocchia.

Una volta che i documenti sono stati controllati e vidimati dalla Curia, l'intera documentazione viene riportata al parroco che ha istruito la pratica.

Se la parrocchia dove sarà celebrato il matrimonio è diversa dalla parrocchia dell'istruttoria matrimoniale la Curia consegnerà per essa anche una copia dello stato dei documenti e l'originale delle pubblicazioni civili.
 

Per l'istruttoria vi sono casi particolari?

 Casi particolari che necessitano la licenza dell'Ordinario:

  • Matrimonio solo canonico
  • Matrimonio canonico dopo il civile
  • Matrimonio di persone già sposate solo civilmente e divorziate.
  • Matrimoni tra una parte battezzata e una parte battezzata che ha però notoriamente abbandonato la fede
  • Matrimoni tra una parte battezzata e una parte battezzata in una Chiesa non cattolica

 Casi particolari che necessitano la dispensa dell'Ordinario:

  • Matrimoni tra una parte battezzata e una parte non battezzata