GIUBILEO

INDICAZIONI PER IL PELLEGRINAGGIO IN CATTEDRALE

Dal punto di vista simbolico, la Porta Santa assume un significato particolare: è il segno più caratteristico, perché la meta è poterla varcare. Originariamente, vi era un’unica porta, presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano, che è la cattedrale del vescovo di Roma.  Il Santo Padre nella Bolla Spes non confundit, di Indizione del Giubileo 2025,  indica come Porta Santa quella della Basilica di San Pietro e delle altre tre Basiliche Papali, ossia San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura (cfr. n° 6), fatta eccezione per il desiderio espresso dal Santo Padre di voler personalmente aprire una Porta Santa in un carcere “per offrire ai detenuti un segno concreto di vicinanza” (cfr. n° 10).

Per permettere di vivere l'esperienza del Giubileo con acquisire i benefici della indulgenza nel mondo sono state indivisuate le Chiese Giubilari tra le quali la Basilica Cattedrale di Agrigento e: 

Nella nostra Cattedrale l'esperienza Giubilare verrà vissuta con un itinerario che inizia alla soglia d'ingresso e si conclude al fonte battesimale. 

Il pellegriNaggio giubilare alla Chiesa Cattedrale può essere vissuto da

  • SINGOLI
  • GRUPPI ORGANIZZATI

In ogni caso è necessaria la prenotazione e richiedere la carta del Pellegrino, così come per le Porte sante di Roma. La richiesta va fatta almeno 15 giorni prima al fine di potere organizzare l'accoglienza e i momenti spirituali sia per i singoli sia per i gruppi. I gruppi che desiderano celebrare la Messa in occasione del pellegrinaggio devono essere accompagnati da un sacerdote. La cappella dedicata è quella del Crocifisso (coretto). L'orario della celebrazione va sempre concordato.

PELLEGRINAGGIO DI SINGOLI

Va effettuata la prenotazione on line al link 

http://cattedraleagrigento.com/1/prenotazione_singoli_4520339.html

L'orario di accesso dalla Porta giubilare avviene ogni ora a partire dalle 10,00 alle ore 12,30 e dalle 16,00 alle ore 18,00 dal martedì alla domenica (dal mese di aprile tutti i giorni fino alle ore 19,00). Ci sarà un ministro ad accogliere per compiere insieme il cammino giubilare. Non è prevista la celebrazione eucaristica. Il pellegrino potrà partecipare alla celebrazione eucaristica alle ore 8,30 nella Chiesa Santa Maria dei Greci vicino alla Cattedrale. Alla fine del Percorso verrà rilasciata la Carta del Pellegrino Testimone di Speranza.

 

PELLEGRINAGGIO DI GRUPPI PARROCCHIALI O ORGANIZZATI

Va effettuata la prenotazione 15 giorni prima al link http://cattedraleagrigento.com/1/prenotazione_gruppi_4520340.html inviando l'elenco dei partecipanti all'indirizzo mail cattedraleag@gmail.com. L'orario di l'accesso dalla Porta giubilare per il gruppo è concordato con i responsabili dell'accoglienza all'atto della prenotazione on line. All'arrivo del gruppo un responsabile dell' accoglienza indicherà il cammino giubilare. I gruppi che desiderano celebrare l'eucarestia devono essere accompagnati da un sacerdote. La cappella dedicata è quella del Crocifisso (coretto). Alla fine del Percorso verrà rilasciata la Carta del Pellegrino Testimone di Speranza.

PROSSIME CELEBRAZIONI GIUBILARI IN CATTEDRALE

 

26 GENNAIO  GIUBILEO DEGLI AGRICOLTORI (COLDIRETTI) ore 11,30

31 GENNAIO GIUBILERO DEGLI EDUCATORI DALLE ORE 16,00

2 FEBBRAIO ORE 18,00

Decreto sulle Chiese giubilare

Pubblichiamo il Decreto dell’arcivescovo Alessandro, emanato in data 22 dicembre 2024, riguardante la designazione delle Chiese Giubilari nell’Arcidiocesi di Agrigento per l’anno Santo 2025 e le indicazioni per ottenere i previsti benefici spirituali.

Carissimi fratelli e sorelle nel Signore

«La speranza nasce dall’amore e si fonda sull’amore che scaturisce dal Cuore di Gesù trafitto sulla croce: “Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita” (Rm 5,10). E la sua vita si manifesta nella nostra vita di fede, che inizia con il Battesimo, si sviluppa nella docilità alla grazia di Dio ed è perciò animata dalla speranza, sempre rinnovata e resa incrollabile dall’azione dello Spirito Santo». (Spes non confundit, 3)

La virtù teologale della speranza, infatti, ci accompagnerà in questo cammino giubilare che Papa Francesco lo scorso 9 maggio con la Bolla “Spes non confundit” ha indetto per l’anno 2025 che inizierà con l’apertura della Porta Santa in San Pietro il 24 dicembre p.v. e si concluderà il 6 gennaio 2026 «per offrire l’esperienza viva dell’amore di Dio, che suscita nel cuore la speranza certa della salvezza in Cristo» (Ib. 6)

Pertanto:

  • vista la Bolla di Indizione del Giubileo “Spes non confundit”;
  • accogliendo l’invito del Papa per quei pellegrini di speranza che non potendo raggiungere la città degli apostoli Pietro e Paolo, celebreranno il Giubileo Ordinario nella nostra Chiesa particolare, affinché possano beneficiare del salvifico incontro vivo e personale con il Signore Gesù, Porta di salvezza e nostra speranza, attraverso l’esperienza del pellegrinaggio (cf. Ivi 1);
  • viste le Norme della Penitenzieria Apostolica del 31 maggio u.s. sulla concessione dell’Indulgenza durante il Giubileo Ordinario del 2025 che dispone che tutti i fedeli potranno usufruire del dono dell’Indulgenza,
  • sentito il parere del Consiglio Presbiterale,
stabilisco e decreto

quanto segue:

  • il Giubileo Diocesano, secondo le indicazioni di “Spes non confundit”, sarà aperto con solenne Celebrazione Eucaristica nella Chiesa Cattedrale con una liturgia stazionale in piazza Vittorio Emanuele il 29 dicembrev. alle ore 16,00 Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. In quel giorno le messe vespertine saranno sospese per consentire la partecipazione dei presbiteri, oltre che dei fedeli. Il Giubileo Diocesano si concluderà il 28 dicembre 2025 sempre nella Chiesa Cattedrale;
  • chiesa giubilare sarà la Chiesa Cattedrale, madre di tutte le chiese e dei fedeli della nostra Arcidiocesi;
  • inoltre, per favorire quanti non potranno compiere il pellegrinaggio nella Chiesa Cattedrale e, seguendo idealmente il cammino di santità di alcuni nostri fratelli che hanno vissuto la vita nuova in Cristo e sono modelli di fede per tutti, sono da considerarsi chiese giubilari:
  • il Santuario di Sant’Angelo di Licata;
  • il Santuario di Giacinto Giordano Ansalone, chiesa madre di Santo Stefano Quisquina;
  • la Basilica di  San Calogero al Monte di Sciacca
  • il Santuario Madonna della Rocca di Canicattì, chiesa che custodisce i resti mortali del Venerabile p. Gioacchino La Lomia;
  • il Santuario Maria SS. degli Infermi, chiesa madre di Raffadali che custodisce il fonte battesimale in cui ha ricevuto il Battesimo il Beato Francesco Spoto.
  • il Santuario Maria SS. di Porto Salvo di Lampedusa.
  • In queste chiese giubilari si potrà accogliere il dono dell’indulgenza alle solite condizioni: con spirito di vero pentimento, escludendo qualsiasi affezione al peccato e mossi dallo spirito di carità si celebri la confessione sacramentale, si partecipi alla Celebrazione Eucaristica, si professi la fede con la recita del Credo e si preghi secondo le intenzioni del Papa. Inoltre, l’indulgenza potrà essere accolta anche da coloro che «individualmente, o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio»(Norme II).
  • L’indulgenza si potrà inoltre ricevere con le opere di misericordia corporale e spirituale, l’ascolto e la visita, per un congruo tempo, dei fratelli e delle sorelle che si trovino in particolari situazioni di necessità e di difficoltà, degli anziani in solitudine e degli ammalati infermi.
  • L’accesso al Sacramento della Riconciliazione sia promosso e agevolato, attraverso la disponibilità di confessori con ampiezza di tempi presso tutte le parrocchie, rettorie e chiese giubilari designate. Inoltre, si favoriscano mensilmente, ove sarà possibile, celebrazioni comunitarie del Sacramento della Riconciliazione.
  • Ai presbiteri diocesani e religiosi, secondo le Norme della Penitenzieria Apostolica, è concessa la facoltà, secondo il can 508 §1 del CIC, di assolvere in foro sacramentale dalle censure latae sententiae non dichiarate per sentenza o per decreto e non riservate alla Sede Apostolica, a beneficio di tutti i fedeli della diocesi, dei forestieri presenti in diocesi e dei diocesani fuori dal territorio della diocesi. Inoltre, secondo quanto già disposto dal Santo Padre Francesco con Lettera apostolica Misericordia et misera del 20 novembre 2016, è concessa a tutti i sacerdoti in forza del loro ministero la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto e pentiti di cuore ne chiedono il perdono.

Alla Vergine Maria, donna dell’ascolto e madre di speranza, a S. Gerlando, patrono della nostra Arcidiocesi e ai nostri Santi e Beati affidiamo il cammino giubilare, perché sia un tempo per:

  • restituire a noi stessi la percezione di essere abitati dallo Spirito Santo, che ci metta nelle condizioni di accogliere e vivere la vita nuova;
  • restituire a Dio il volto di Padre misericordioso, che soppianti quello più comunemente diffuso di giudice implacabile;
  • restituire al Vangelo il suo vero contenuto, che riesca a scuoterci e a metterci seriamente in discussione;
  • restituire a ogni persona la dignità umana, che spesso siamo portati a negare e offendere;
  • restituire alla comunità cristiana la concretezza di un cristianesimo vissuto, che la preservi dal rischio di un cattolicesimo convenzionale e formale.

Dato in Agrigento il 22 dicembre 2024

IV Domenica di Avvento

 

     Il Cancelliere Arcivescovile                                                        † ALESSANDRO DAMIANO

        don Giuseppe Morreale                                                                        Arcivescovo